L’afta è una piccola erosione della mucosa orale dall’aspetto rotondeggiante, con dimensioni che variano da uno a più di dieci millimetri. Può comparire a tutte le età, ma è più frequente nei giovani tra i dieci e i vent’anni, più nelle donne che negli uomini.
La localizzazione più frequente dell’afta è sulla mucosa interna di guance e labbra ma può presentarsi anche sulla lingua e sul palato.
L’afta, pur essendo più frequente come lesione ulcerativa singola, può comparire anche in forma multipla, prendendo il nome di Stomatite Aftosa (o aftosica) Ricorrente. Questa particolare forma colpisce ambedue i sessi e, pur potendo presentarsi ad ogni età, si osserva più spesso nei bambini e nei giovani. Le lesioni ulcerative possono comparire in numero variabile da uno a sei. La stomatite aftosa è una specifica forma che si presenta con gonfiore, ulcere dolorose, da puntiformi fino al diametro di 2.5 cm, localizzate sulle labbra, guance, gengive, palato e pavimento del cavo orale. Esistono tre forme di stomatite aftosa ricorrente: minore, maggiore ed erpetiforme. La forma minore si presenta con piccole ulcere dolenti e recidivanti, rotonde e ben definite, con margini rilevati circondati da un alone arrossato e con una parte centrale necrotica poco profonda. La forma maggiore è simile alla minore ma le ulcere sono più grandi e profonde, spesso lasciano esiti cicatriziali e possono durare per settimane o mesi. La forma erpetiforme è la meno comune ed è caratterizzata da ulcere piccole e numerose.
La causa delle afte rimane a tutt’oggi sconosciuta, è conosciuta, invece, l’esistenza di fattori che predispongono la loro comparsa come situazioni di deficit alimentari, in particolare di vitamina B12, Acido Folico, ferro, di stress, traumi locali, periodi mestruali, disfunzioni ormonali, turbe gastrointestinali, celiachia, uso di droghe, ecc….
Va messo in evidenza che una sostanza tensioattiva, presente in dentifrici e collutori, oltre che saponi, per il suo effetto sgrassante e schiumogeno, il sodio laurilsolfato, può causare la formazione di afte orali e dermatiti. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che la somministrazione di un dentifricio senza sodiolaurilsolfato ha guarito la patologia nei soggetti affetti da ulcera aftosa ricorrente.
L’afta inizia come una piccola vescicola di pochi mm. che dopo 24-48 ore si rompe trasformandosi in una piccola erosione di colorito biancastro dai margini di colore rosso intenso che evolve allo stadio di ulcera diventando dolente e fastidiosa. L’ulcera tipica ha pertanto un aspetto rotondeggiante, un colore biancastro e presenta un alone periferico arrossato. La stimolazione meccanica o chimica dell’afta provoca un dolore urente, presente a volte anche spontaneamente. Il contatto con cibi caldi o piccanti, salati o acidi provoca una forte sensazione di bruciore che a volte condiziona l’alimentazione del paziente. L’afta singola generalmente guarisce spontaneamente, in 10/14 giorni, ma può ripresentarsi anche di frequente e presentare tempi di guarigione più lunghi, fino a 4 settimane.
La cura dell’ulcera tipica dell’afta singola può giovarsi dell’applicazione topica di specifici prodotti a base di cortisone (Cortifluoral soluzione o Corti-fluoral, Aftab® – compresse adesive buccali o Topsyn® gel). Nei trattamenti locali delle afte hanno dato buoni risultati anche prodotti a base di Aloe vera (Alovex® – in gel o dischetti bioaderenti).
Tra i rimedi che vengono proposti per l’afta ci sono le toccature con succo di limone, che pur stimolando al momento la sensazione di dolore ne accelerano la guarigione, gli sciacqui con te nero ecc..